"Sa Battalla" di Sanluri è uno di quegli episodi simbolici della storia sarda, che a distanza di secoli ha trovato una dimensione rievocativa molto interessante, che ci permette di riflettere sul modo di raccontare il medioevo in maniera coinvolgente e diretta. Come abbiamo già avuto modo di scrivere ampiamente su questo blog, il medioevo in Sardegna fu un periodo caratterizzato da eventi e dinamiche particolari riconducibili alla così detta "età giudicale". Un'epoca segnata da un susseguirsi di conflitti, periodi di pace, alleanze e battaglie per la conquista e la spartizione di territori strategici, i giudicati appunto. Fra le più simboliche e importanti, troviamo dunque la battaglia di Sanluri. Questo articolo esiste grazie al tuo contributo! Se lo apprezzi ti invitiamo a sostenerci. Grazie "Sa Battalla" di Sanluri come episodio storico Il 30 giugno del 1409, le fertili campagne di Sanluri furono il teatro di un importante battaglia campale. Da una parte le truppe del Regno di Arborea e dall'altra quelle catalano-aragonesi, si contrapposero per il controllo dell'intera isola di Sardegna. Lo stesso borgo e il castello di Sanluri furono messi a ferro e fuoco dai soldati del principe Martino il Giovane. Ma l'esito de "Sa Battalla" avrebbe avuto ripercussioni pesanti e definitive su tutto il Regno d'Arborea compreso il vicino maniero e villaggio di Las Plassas, nella sub-regione della Marmilla. Potremo esplorare e approfondire questa parte della storia giudicale della Sardegna durante la nostra prossima visita "Da Sanluri a Las Plassas: i castelli di Sardegna tra storia giudicale e innovazione". L'inizio della guerra Il conflitto tra il Regno d'Arborea e quello catalano-aragonese affonda le sue radici alla fine del 1200. Esattamente nel 1297, quando papa Benedetto VIII, affidò il Regno di Sardegna e Corsica, da lui appena creato, al re d'Aragona Giacomo II. In cambio del feudo, il sovrano catalano-aragonese avrebbe versato un'annuale
“Sa Battalla” di Sanluri è uno di quegli episodi simbolici della storia sarda, che a distanza di secoli ha trovato una dimensione rievocativa molto interessante, che ci permette di riflettere sul modo di raccontare il medioevo in maniera coinvolgente e diretta. Come abbiamo già avuto modo di scrivere ampiamente su
Questo è un giorno importante per tutti noi. Esattamente 1 anno fa, io e Claudia Sanna mettevamo le basi di Mare Calmo. Oggi siamo in centinaia, tutti accomunati dalla passione per la cultura e la storia della Sardegna nel contesto del Mediterraneo. È vero, c'è ancora tanta strada da fare. Ma a voi che ci seguite, ci sostenete e partecipate sempre con grande interesse (ormai anche oltre i confini dell'isola) sentiamo di mandare un immenso grazie. Con l'impegno di continuare a offrirvi dei servizi sempre migliori. Ad maiora! PS: a proposito, in occasione dell'anniversario delle attività, stiamo preparando ad aprile la nostra prima assemblea dei soci per presentare il bilancio 2017 e i programmi per il 2018. Per ora possiamo solo anticiparvi che sarà un evento speciale, in un posto speciale. A presto per tutti i dettagli!
Questo è un giorno importante per tutti noi. Esattamente 1 anno fa, io e Claudia Sanna mettevamo le basi di Mare Calmo. Oggi siamo in centinaia, tutti accomunati dalla passione per la cultura e la storia della Sardegna nel contesto del Mediterraneo. È vero, c’è ancora tanta strada da fare.