Sorry, this entry is only available in Italian. For the sake of viewer convenience, the content is shown below in the alternative language. You may click the link to switch the active language.Al confine tra i territori comunali di Oristano e Villaurbana, si staglia imponente il nuraghe complesso di Bau Mendula. Costruito a circa 170 metri d'altezza, occupa le propaggini del Monte Arci, e si affaccia sulla vallata del Campidano di Oristano. Domenica 28 gennaio lo abbiamo visitato, degustando dell'ottimo Monica di Sardegna, in occassione dell'evento: Visitare il nuraghe Bau Mendula tra Villaurbana e Oristano. La collocazione geografica Bau Mendula è l'unico complesso nuragico ancora evidente nel territorio del Comune di Oristano, e risulta diviso in due dal confine con il termine municipale di Villaurbana. L'archeologo Vincenzo Santoni nei suoi rilevamenti precisa che la torre B del bastione ricade nel territorio del capoluogo, mentre il resto del nuraghe e l’annesso villaggio sono pertinenti a Villaurbana (1992: 123). Questo articolo esiste grazie al tuo contributo! Se lo apprezzi ti invitiamo a sostenerci. Grazie L'imponente struttura svetta sul paesaggio circostante. Per chi arriva da Tiria, frazione del Comune di Palmas Arborea, dopo pochi chilometri di strada caratterizzati da terreni posti a coltura, si arriva ai piedi del Monte Arci. Qui, su uno sperone, si erge Bau Mendula. La salita dal lato occidentale è abbastanza agevole e permette di osservare le tracce della lunga frequentazione umana del sito. Il versante, infatti, è costellato di resti di strutture, blocchi, materiali ceramici e litici, ossidiana. Arrivati in cima, lo spettacolare panorama si apre da una parte sul Golfo di Oristano, mentre dall'altra si trova il Monte Arci e in posizione opposta ad esso il Monte Grighine. Fondamentale per la scelta dell'insediamento potrebbe essere stata la presenza del rio Gai, di cui si riconosce l'antico letto, sul lato orientale del nuraghe. Il significato del
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Sorry, this entry is only available in Italian. For the sake of viewer convenience, the content is shown below in the alternative language. You may click the link to switch the active language.Di età nuragica nell'oristanese non si sente parlare tutti i giorni. E il Comune di Oristano in Sardegna non è di certo noto per la sua storia nuragica. In effetti, rispetto ad altre aree dell'isola, sono pochi i siti di questo genere rimasti evidenti sul suo territorio. Tuttavia le testimonianze di un'intensa frequentazione umana durante l'età nuragica non mancano, e in alcuni casi sono tuttora oggetto di scavo e studio da parte degli archeologi. Se allarghiamo poi lo sguardo alla Provincia, dalle coste all'entroterra, lungo i corsi fluviali e nei pressi delle saline svettano nuraghi semplici e complessi, numerosi villaggi e alcune tombe, collettive e individuali. A questa particolare fase della nostra storia, datata a partire dal XVII secolo a.C. circa, dedicheremo un'intera giornata archeologica che si svolgerà tra Oristano e Villaurbana, domenica 17 dicembre. La collocazione geografica L'attuale provincia si estende per circa 3000 kmq e comprende 87 Comuni per un totale di circa 160.000 abitanti. Il suo territorio, oltre che esteso, è caratterizzato da un'alta varietà di risorse che hanno contribuito allo stanziamento di popolazioni fin dal Neolitico Medio (V millennio a.C.). Focalizzando l'attenzione sul periodo nuragico, sono diversi i fattori geografici che si devono tener in considerazione per valutare la presenza delle diverse comunità e il controllo che operavano sul territorio. Questo articolo esiste grazie al tuo contributo! Se lo apprezzi ti invitiamo a sostenerci. Grazie Molto elevata è la concentrazione di nuraghi monotorre e complessi, ma anche villaggi, nelle aree vicine alle zone umide. Le comunità attirate dalla pescosità delle acque, dalle risorse vegetali e dal sale, hanno modellato con la loro opera il panorama costiero oristanese. Qui
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