Sorry, this entry is only available in Italian. For the sake of viewer convenience, the content is shown below in the alternative language. You may click the link to switch the active language.Le terme romane di San Salvatore di Sinis sono fra gli elementi meno noti del piccolo borgo, nel territorio del Comune di Cabras. Le sue vie rivivono in particolare per pochi giorni all'anno in occasione della Corsa degli Scalzi, festa religiosa in cui si rinnova il voto al santo. Ma il villaggio è conosciuto anche per la sua Chiesa e la parte interrata, l'ipogeo, riccamente decorata, oltre che per aver ospitato i set cinematografici di alcuni film western dalla fine degli anni '60. Le terme di epoca tardo-romana "Dom'e Cubas", ossia "casa delle botti" sorgono a un centinaio di metri dall'ipogeo di San Salvatore. Le potremo visitare insieme durante la nostra prossima visita guidata. La struttura termale I resti delle terme di Dom'e Cubas si trovano all'ingresso del villaggio di San Salvatore, nella parte orientale. Oggi appaiono isolate dal borgo e dall'ambiente circostante, ma in un testo trasmessoci da Padre Aleu risalente al 1684, vengono elencate insieme a una trentina di "villas" (centri abitanti) presenti nei pressi di San Salvatore. Questo articolo esiste grazie al tuo contributo! Se lo apprezzi ti invitiamo a sostenerci. Grazie L'impianto termale è costruito secondo l'orientamento nordovest-sudest. Rispetta perfettamente la tradizione romana di posizionare gli ambienti caldi nella parte sudorientale, in modo da sfruttare al massimo l'esposizione ai raggi solari. I frequentatori delle terme entravano nello spogliatoio H (apodyterium), dove potevano depositare i loro oggetti personali, i vestiti, i calzari, ecc. in armadi in legno o sui bancali a muro ancora visibili. Da qui raggiungevano il frigidarium A (l'ambiente freddo). Su due lati dello spazioso quadrato era possibile immergersi nelle vasche di acqua fredda e iniziare il percorso idroterapico. Questo
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Nella regione del Barigadu, zona a nord-est della Provincia di Oristano, si trova la cittadina di Fordongianus famosa, fin dall'antichità, per le proprietà salutifere delle sue fonti, le Aquae Ypsitanae. Proprio vicino alle sorgenti di acqua calda, che ancora sgorgano ad una temperatura di circa 54 gradi C, i romani costruirono uno degli impianti termali meglio conservati di tutta la Sardegna. Le imponenti terme, con le arcate che coprivano la piscina (natatio), sono una delle immagini più suggestive e note di questo centro che avremo modo di visitare insieme. Solo di recente, invece, è stato messo in luce l'anfiteatro che si trova all'uscita del paese, nella strada che porta alla Chiesa di San Lussorio. Le terme romane di Fordongianus La struttura ci mostra almeno due fasi costruttive: la prima datata al I d.C., caratterizzata da grandi blocchi squadrati di trachite locale, la seconda del III d.C., riconoscibile per l'uso di tecniche edilizie diverse dove prevale l'uso di mattoni o di mattoni e tufo, legati insieme dal calcestruzzo dell'epoca (opera cementizia). Inizialmente le terme erano formate da alcuni ambienti riscaldati in modo naturale, sfruttando le fonti sorgive di Fordongianus e dovevano avere funzione curativa. A questo primo impianto però, furono aggiunte le cosiddette seconde terme che presentano tutte le caratteristiche delle strutture termali di epoca romana. Dallo spogliatoio (apodyterium) si potevano raggiungere le sale del percorso idroterapico composto da un ambiente freddo (frigidarium), da uno tiepido (tepidarium), ben due ambienti caldi (calidarium) e una probabile sauna (laconicum). Non mancavano la palestra e la piazza, intorno alla quale si affacciavano possibili negozi (tabernae) e alloggi per dormire (hospitalia). Insomma un impianto complesso con finalità igieniche, ma anche di intrattenimento, dove si discuteva di affari, politica e si rigenerava il corpo e la mente. In queste seconde terme il riscaldamento era artificiale. Il calore era prodotto dalle fornaci e si irradiava dallo spazio sottostante i pavimenti e dalle intercapedini delle pareti.
Nella regione del Barigadu, zona a nord-est della Provincia di Oristano, si trova la cittadina di Fordongianus famosa, fin dall’antichità, per le proprietà salutifere delle sue fonti, le Aquae Ypsitanae. Proprio vicino alle sorgenti di acqua calda, che ancora sgorgano ad una temperatura di circa 54 gradi C, i romani costruirono uno degli impianti