Giovedì 20 aprile a Serri si è inaugurato il primo Congresso Regionale “Notizie e Scavi della Sardegna Nuragica”, organizzato dalla Direzione scientifica dell’Area archeologica di Santa Vittoria e dal Comune di Serri. Tra i partecipanti, numerosi ricercatori e studiosi del periodo nuragico attivi in Sardegna, e alcuni ospiti internazionali dalla Corsica e dall’Università di Granada in Spagna.
Noi di Mare Calmo siamo accorsi con interesse per aggiornarci sulle ultime scoperte riguardanti la Sardegna protostorica. La prima giornata è stata dedicata al rapporto tra “Territorio e archeologia” e al tema dell’“Architettura religiosa e funeraria”.
Sessione 1 – Territorio e archeologia
Perché i nuragici hanno scelto particolari aree per la costruzione dei loro insediamenti? Se n’è parlato durante la prima sessione del Congresso, nella quale sono state presentate le distribuzioni dei vari complessi di epoca nuragica in relazione al territorio e alle sue risorse.
Vittorio Angius ha illustrato l’analisi territoriale in ambiente Gis sull’area nuragica compresa tra l’alta Gallura e la valle del Coghinas.
Giandaniele Castangia ha presentato un report sul progetto Capo Mannu Project, riguardante le campagne di ricognizione e scavo 2011-2013.
Federico Porcedda ha parlato del santuario di Santa Vittoria di Serri nel contesto territoriale del Sarcidano meridionale.
Davide Schirru ha affrontato il tema della visibilità dei nuraghi in Marmilla.
Infine Gaetano Ranieri ha mostrato le possibilità di applicazione della geofisica come strumento di ricerca archeologica in aree vaste, concentrandosi sul caso di Mont’e Prama.
Quello che è emerso dai diversi interventi è che la posizione dei siti di epoca nuragica, e dunque la loro visibilità, è legata alle scelte culturali delle comunità che le hanno adottate. Per capire il significato e il valore di queste scelte occorre pertanto analizzare il territorio utilizzando differenti variabili e diversi approcci che sono stati proposti dai relatori. Lo scopo è arrivare a dei modelli di analisi da affinare e verificare a livello regionale.
Sessione 2 – Architettura religiosa e funeraria
Nella seconda sessione si è dato spazio ai nuovi studi riguardanti siti archeologici comprendenti architetture religiose e funerarie.
Michele Castoldi e Stefano Crispu hanno presentato il caso delle Tombe dei giganti in Ogliastra, soffermandosi sulla loro diffusione e sulle peculiarità architettoniche.
Angela Orgiana ha mostrato un’analisi della fonte nuragica di Miscimili a Nurri (Cagliari).
Alessandro Usai ha parlato dei primi saggi di scavo archeologico nei terreni privati a Mont’e Prama, effettuati con l’obiettivo di comprendere l’estensione complessiva del sito.
Il Congresso
Il Congresso “Notizie e Scavi della Sardegna Nuragica” termina sabato 22 aprile. A chiudere, un intervento di Ercole Contu, archeologo e professore emerito che ha dato un contributo importante agli studi sulla preistoria e protostoria della Sardegna.
Potete seguire tutti gli aggiornamenti e gli sviluppi sulla pagina Facebook dell’Area archeologica di Santa Vittoria di Serri e sul blog Notizie e Scavi della Sardegna Nuragica.
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