Il borgo di San Leonardo di Siete Fuentes sorge a circa 700 metri d'altezza nel cuore del Montiferru, in Provincia di Oristano. Attualmente è un centro di villeggiatura montana tra i più noti della Sardegna, grazie anche alla presenza di numerose sorgenti di acqua minerale. L'abbondanza dell'acqua è alla base anche del suo nome Septe Funtanas documentato già dal XII secolo. Solo a partire dal periodo di dominazione spagnola fu trasformato nell’attuale “Siete Fuentes”. Durante la nostra visita guidata ripercorreremo la sua storia che si intreccia con i Cavalieri di Malta, l'età giudicale e il Regno d'Arborea. Cenni storici In età medievale sono diverse le fonti che citano il paese, la chiesa e la presenza dei Cavalieri di Malta. Infatti la sua storia si intreccia con quella dell'età giudicale sarda: inizialmente incluso nel Regno di Torres, poi (dal 1259) spartito tra i Malaspina di Bosa e gli Arborea. Durante la lunga guerra tra il Giudicato di Arborea e gli aragonesi, San Leonardo seguì le sorti del regno isolano. In seguito alla Battaglia di Sanluri (1409) fu annesso alla Corona d’Aragona e nel 1417 infeudato a Guglielmo di Montagnans e infine venduto alla famiglia Zatrillas che lo detenne fino all’inizio del XVIII secolo. La chiesa La chiesa, costruita in blocchi di trachite e basalto, è un interessante esempio di architettura in stile romanico pisano (XII secolo circa). Infatti, nonostante l'edificio non sia documentato prima del 1342, gli elementi stilistici ci riportano ad una prima fase del XII secolo. Ampliamenti successivi sono facilmente identificabili attraverso l'inserimento di elementi in stile gotico. La chiesa si caratterizza per la particolarità della facciata, dotata di due portali. Quello di destra appartiene al primo impianto, così come parte della facciata e il fianco destro della chiesa. Al suo interno potremo ammirare l'unica grande navata, coperta con tetto ligneo. Mentre all'esterno si conclude con l'abside di forma quadrangolare. Altra particolarità è la presenza
Il borgo di San Leonardo di Siete Fuentes sorge a circa 700 metri d’altezza nel cuore del Montiferru, in Provincia di Oristano. Attualmente è un centro di villeggiatura montana tra i più noti della Sardegna, grazie anche alla presenza di numerose sorgenti di acqua minerale. L’abbondanza dell’acqua è alla base anche del suo
Il Museo della Tecnologia Contadina di Santu Lussurgiu è un tesoro di cultura e tradizioni che raccontano una Sardegna fatta di sapienza, ingegno e duro lavoro. Durante la nostra visita guidata potremo ripercorrere la memoria storica e culturale del territorio, dalla sua vita quotidiana alle diverse attività produttive. La storia del Museo Si trova al centro del paese, ospitato in un'antica casa padronale del XVIII secolo, appartenuta alla nobildonna Roffella Massidda. Fin dal 1959, anno in cui la casa fu venduta all’Unione Nazionale per la Lotta contro l’Analfabetismo (U.N.L.A.), la struttura è il centro culturale della comunità lussurgese. Infatti, grazie alla figura illuminata di Francesco Antonio Salis, le sue numerose sale furono adibite ad aule per l'organizzazione di corsi di alfabetizzazione e di educazione rivolti agli adulti. Dal 1976, parte di questi ambienti furono destinati al Museo. Attualmente 11 stanze delle 23 in totale, accolgono oltre 2000 oggetti, interamente donati da famiglie del paese. Le sale espositive Il Museo si compone di diverse sale tematiche, visitandole è possibile immergersi nelle peculiarità della vita agropastorale di Santu Lussurgiu. Attraverso un'esposizione didattica e coinvolgente, il visitatore ripercorre le diverse attività che si svolgevano nel territorio e tocca con mano le testimonianze del passato. L'obiettivo è quello di trasmettere la memoria storica e culturale degli abitanti di Santu Lussurgiu, preservandone l'identità e facendola conoscere alla stessa comunità e al pubblico esterno. L'esposizione si articola su due piani. La visita inizia dal piano terra in cui si possono ammirare le grandi macchine agricole e i grandi mezzi di trasporto (Sala G); le imponenti macchine idrauliche (gualchiera e mulino) e gli alambicchi (Sala H); gli arnesi, i recipienti e le macchine per la vinificazione (Sala I). I macchinari idraulici mettono in luce l'importante presenza dei corsi d'acqua nel territorio e il loro sfruttamento per le diverse attività produttive. In particolare, si segnala l'alta concentrazione di mulini ad acqua e
Il Museo della Tecnologia Contadina di Santu Lussurgiu è un tesoro di cultura e tradizioni che raccontano una Sardegna fatta di sapienza, ingegno e duro lavoro. Durante la nostra visita guidata potremo ripercorrere la memoria storica e culturale del territorio, dalla sua vita quotidiana alle diverse attività produttive. La storia del Museo Si trova al