La Basilica di Santa Giusta è uno degli edifici religiosi più caratteristici del periodo romanico in Sardegna. Dalla cima di una piccola altura, la basilica svetta imponente sul paesaggio urbano circostante, all’ingresso del Comune di Santa Giusta, vicino a Oristano. L’edificio si compone di un’ampia aula e di una cripta sottostante, che potremo visitare insieme domenica 14 maggio, in occasione dei festeggiamenti della Santa Patrona.
La Basilica di Santa Giusta
Fu costruita probabilmente nel XII secolo, sui resti di una precedente struttura nuragica visibile fino all’Ottocento. Venne realizzata in blocchi di arenaria di medie dimensioni provenienti dal Sinis, ma non mancano elementi di reimpiego. I più evidenti sono le colonne e i rispettivi capitelli che dividono l’aula in tre navate.
Del progetto originario, realizzato con ogni probabilità da un architetto pisano, non facevano parte né le cappelle con la sacrestia né il campanile costruito nel 1908.
L’interno è illuminato da finestre monofore, mentre all’esterno si osservano elementi verticali (lesene) sormontati da archetti. Sulla facciata, dove si apre una finestra trifora, vi sono due leoni, un maschio e una femmina, che tengono tra le zampe dei cervi.
Infine, nella parte posteriore l’abside è divisa da semicolonne, sul modello della cattedrale di Santa Maria a Pisa.
La cripta della Basilica di Santa Giusta
Vi si accede da una porta collocata sul lato destro del presbiterio, sotto l’altare maggiore. Una volta scesi i pochi gradini si entra in una sala rettangolare, coperta con volte a crociera e sostenute da colonne. La cripta della Basilica di Santa Giusta è l’unica del periodo romanico in Sardegna ad essere interamente costruita in muratura.
Vi sono attualmente custodite le reliquie delle sante Giusta, Giustina ed Enedina. Secondo la tradizione, le tre giovani, vergini e di nobile famiglia, erano originarie di Eaden (nome del centro di Santa Giusta in età romana). Si convertirono al Cristianesimo all’epoca dell’imperatore Adriano (II d.C.) e per questo furono martirizzate. Durante il periodo delle incursioni saracene, i resti mortali di Santa Giusta furono traslati nella chiesa di Santa Restituta a Cagliari.
Solamente il 2 maggio del 2004 i resti delle sante tornarono a Santa Giusta e, con grandi festeggiamenti, collocati nella cripta della Basilica.
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